giovedì 17 luglio 2008

diario di viaggio giro del mondo New York dove andare consigli

Domenica 13 luglio 2008, tutto è pronto per la grande partenza.
Come é giusto che sia la giornata si apre all'insegna della pioggia la sveglia é fissata alle 7, giusto il tempo per fare un veloce inventario di quello che ho messo nello zaino e via partenza per il giro del mondo!! non é uno scherzo finalmente i sogni si concretizzano tre mesi all'avventura con diversi obiettivi da raggiungere, in primis quello di perfezionare il mio Inglese che dire scolastico é davvero una forzatura, ma ritornando al viaggio, come prima tappa ci aspetta New York seguita a breve da Los Angeles poi Koa (Hawaii), Tokyo, Bangkok, Cairns (Australia) Sydney, johannesburg, Maurizius, e alla fine ritorno a Malpensa con scalo a Londra.




Accompagnati dai miei sino all'aeroporto li dobbiamo salutare velocemente all'ingresso, visto che posto dove lasciare la macchina non se ne trova, quindi a varcare le porte scorrevoli dell'aeroporto siamo rimasti solo noi due viaggiatori io e Davide mio cugino, ovviamente l'idea di questo viaggio è stata sua, lui ha sempre avuto lo spirito del viaggiatore nel sangue, ma devo ammettere che questa volta mi sono unito a lui di buon grado.




Ci presentiamo al check-in e scopriamo che l'aereo ha già 40 minuti di ritardo, inoltre i nostri bagagli sono fuori misura e dovremo imbarcarli da un altro terminale, la partenza non sembra delle migliori, e questo pensiero aquisisce concretezza quando il volo viene ritardato di un altra ora.

Finalmente saliamo sull'aereo American Air Lines compagnia che aderisce all'alleanza chiamata One World presso la quale abbiamo prenotato il biglietto del giro del mondo.

L'aereo é pieno e i posti sono sin troppo ravvicinati, per un volo di otto ore non é certo di buon auspicio oltretutto non sono mai riuscito a prendere sonno e nemmeno ad appisolarmi in nessun volo aereo quindi so che queste otto ore dovrò vederle tutte.




Siamo seduti da 2minuti e il mio vicino di posto già dorme lo osservo per un po' covando una profonda invidia quindi mi preparo al peggio, invece, complici due film piacevoli, il volo privo di turbolenze e i pasti serviti dal personale il viaggio si rivelerà piacevolmente scorrevole e dopo un atterraggio abbastanza incerto finalmente mettiamo piede sul suolo americano, per la cronaca il mio vicino di posto si é fatto otto ore tirate di sonno saltando pasti e film.... da guinnes!!




Diversamente da quello che tutti ci avevano preannunciato in dogana i controlli sono molto veloci ,infatti dopo averci preso le impronte digitali e quelle della retina ci lasciano andare, quindi senza incertezze andiamo verso la metropolitana e da li diretti all'hotel o per dirla meglio al nostro ostello dal nome Continental che si trova al numero 330 della 95 st.
La camera che ci viene assegnata é una doppia che a noi va più che bene ci sistemiamo ci mettiamo in tenuta sportiva e via a fare un giro di corsa a Central Park dove tra scoiattoli, calessi, ciclisti, e corridori riattiviamo piacevolmente la circolazione.




Le prime impressioni che abbiamo di New york sono quelle di una città molto pulita e vivibile considerato il numero elevato di persone che la abitano, il servizio capillare delle metropolitane rende davvero agevole gli spostamenti, unica cosa gli sbalzi climatici impressionanti dall'esterno all'interno degli edifici dove i climatizzatori portano la temperatura a livelli quasi invernali in metropolitana poi si passa dai 50 gradi irrespirabili dell'esterno ai 20 o forse meno che ci sono all'interno dei treni.




La cena è a base di pizza in un ristorante italiano dal nome Aqua che si trova vicino al nostro ostello e poi provati dalla lunga giornata ce ne andiamo a dormire anche perchè la giornata che ci aspetta l'indomani sarà ugualmente impegnativa.