sabato 23 agosto 2008

Insetti, mammiferi, rettili in Giappone


Con un po' di ritardo arriva anche il post sugli animali fotografati in Giappone, avrei voluto pubblicarlo prima ma ho avuto seri problemi a scaricare sul pc questa sd card, comunque finalmente anche queste foto entrano a far parte del mio blog.
Ditemi se non é bello il geco sulla lampada eh... ciao a tutti e buona visione Matteo.









Australia aeroporto di Cairns prime escursioni Port Duglas Cape Tribulation

E' il pomeriggio del 13 quando provati dalle interminabili ore di viaggio atterriamo all'aeroporto di Cairns, qui i controlli dei bagagli sono minuziosi e a un certo punto mi viene il sospetto che i souvenir acquistati nelle varie tappe del viaggio possano creare dei problemi, fortunatamente tutto va nei migliore dei modi e dopo aver salutato la mia vicina di posto una simpatica Israeliana di 21 anni di nome Gall, insieme a Davide prendo un taxi per la sistemazione che ci accoglierà per i due giorni successivi.



Il bungalow dove veniamo alloggiati é abbastanza spazioso anche se i letti non sono proprio il massimo, appena ci si sdraia si imbarcano talmente tanto che sembra di essere in un nido invece che in un letto, ma per due giorni può andare bene, sfortunatamente questa sistemazione é si vicina all'aeroporto ma è decisamente lontana dalla città circa trenta minuti a piedi, cosa che fortunatamente abbiamo fatto solo una volta prima di affidarci ai mezzi pubblici.


La prima impressione che si ha di Cairns é quella di una città ben tenuta anche se attrattivamente parlando ancora un po' sottodimensionata rispetto al flusso turistico che ha. Nei vari negozi che si sviluppano al suo interno è possibile comprare borse, cinture e altri oggetti in pelle di coccodrillo, oltre che a pelli intere di canguro, l'offerta di dejeridoo é talmente vasta che risulta quasi impossibile non acquistarne almeno uno, inoltre alcuni negozi offrono anche il servizio di consegna a domicilio in tutto il mondo.



L'indomani continuando il nostro giro esplorativo di Cairns, al bordo delle piscine pubbliche rincontriamo Gall, la mia compagna di viaggio, e con lei Michaelle una sua amica, passeremo tutto il resto della giornata con loro programmando di noleggiare un'auto l'indomani per visitare le varie attrattive del luogo nei due giorni successivi, alla fine dopo aver scoperto che dove sono alloggiate c'è la possibilità di usare la cucina, ci offriamo di cucinare per loro dei piatti italiani, cosa che accetteranno di buon grado, per la gioia di tutti, fortunatamente la barilla e la carapelli sono ormai dei marchi internazionali che hanno raggiunto anche i supermercati di Cairns, contribuendo notevolmente a trasformare i nostri piatti in un successo.



La Mattina come stabilito noleggiamo la macchina e ci avviamo per le infinite strade di questo paese, le spiagge costiere che avevamo inserito come primi luoghi da visitare si riveleranno delle grandi delusioni perchè (cosa che scoprirò solo in seguito) essendo vicino alla foresta pluviale, soprattutto in questo periodo, il mare ne raccoglie tutti i sedimenti diventando cosi di un marrone limaccioso, che sommato alla possibile presenza di meduse e coccodrilli e altri animai pericolosi ci ha fatto passare la voglia di fare qualsiasi sorta di bagno.
comunque sia la buona compagnia e il paesaggio davvero suggestivo renderanno il viaggio davvero piacevole.
Lungo la strada ci imbattiamo in una Crocodille Farms e decidiamo di approfittarne per fare una sosta.
Il biglietto costa 20 dollari ma per vedere il mio primo coccodrillo di mare ne vale sicuramente la pena, alla fine non vedrò solo un coccodrillo ma centinaia oltre che a, Koala, Wallaby, Barramundi, e vari tra serpenti, uccelli e ragni della zona.
passeremo la notte del 15 a Port Duglas un piccolo paesino che grazie al suo clima mite è diventato un luogo di villeggiatura dove diverse persone vanno a passare l'inverno.



Qui la vita notturna non esiste e alle 10, dopo un pasto insoddisfacente a base di pesce fritto e patatine (dal menu avevo capito alla griglia) trovare una gelateria aperta per appagare il palato si è rivelato impossibile e ci siamo dovuti ritirare in albergo.
La mattina del 16 dopo un viaggio di circa 2 ore, attraversamento di un fiume in traghetto compreso(20 dollari di pedaggio a macchina per andata e ritorno), finalmente arriviamo a Cape Tribulation, nell'ultimo tratto la strada é sterrata ma fortunatamente tenuta bene quindi per la guida nessun problema.
La spiaggia è lunghissima e in alcuni tratti confina direttamente con le Mangrovie dove un tripudio di uccelli, pappagalli e farfalle si inseguono sull'alto delle chiome, con mio grande rammarico, come in Thailandia fotografare le farfalle si rivela compito semi impossibile fortunatamente con i pappagalli la cosa è diversa e qualche scatto riesco a farlo.



il mare purtroppo è sempre marrone e l'unica cosa che possiamo fare dopo aver passeggiato a lungo sulla spiaggia è sdraiarci a prendere un po' di sole.
da qui il ritorno a Cairns è diretto anche perchè in questa zona non c'è altro da vedere, poi a Cairns é arrivato Cesare, un mio amico di vecchia data e ci tengo a cenare con lui.

I 500 grammi di bistecca al sangue insieme a una birra e a una più sciolta conversazione in italiano renderanno la serata decisamente piacevole.
Cesare si fermerà a Cairns solo 4 giorni e ha già un programma organizzato di uscite sul Rift e nella foresta pluviale, quindi la mattina seguente andiamo già per vie diverse,Noi in compagnia delle due ragazze israeliane, verso il Lago Tinaroo e lui sulla funivia per Curanda.

Lungo il viaggio passo del tempo a conversare con Gall, (cosa che farà molto bene al mio inglese a singhiozzi) cosi scoprirò che in Israele si ha l'usanza di mandare i ragazzi della sua età in giro per il mondo da soli per circa un anno, e cosi lei stà facendo, di fatti è partita da sola e ha incontrato Michaelle sul volo ma presto si separeranno, questo mi fa provare della stima nei suoi confronti e anche apprensione in varie occasioni ho avuto modo di giudicarla mi come un po' troppo avventata e quando si gira da soli essere avventati non è certo una buona cosa.



il lago Tinaroo è ritenuto da molti paradiso per i pescatori, grazie alle innumerevoli catture di Barramundi e di gamberi giganti che qui si fanno, ma ovviamente sia io che Davide ci siamo dimenticati la canna da pesca in albergo , quindi al nostro arrivo non possiamo fare altro che sistemarci sul prato e riposarci un po', teoricamente si potrebbe fare il bagno ma la giornata non è molto calda poi il fondo del lago e fangoso e ricco di alghe e erbe palustri, decidiamo quindi di noleggiare una canoa e in tre (Michaelle ha preferito evitarlo) partiamo alla scoperta del lago, la nostra scelta si rivelerà migliore di quanto previsto i diversi uccelli acquatici che vedremo lungo la riva opposta affiancati da numerosi wallaby ci regaleranno delle emozioni indimenticabili facendoci rimpiangere di aver lasciato le nostre macchine fotografiche in macchina.

Il viaggio di ritorno lo faremo percorrendo una strada diversa, approfittandone per fermarci a vedere due alberi secolari, uno dei quali è servito per girare delle scene del film il signore degli anelli.
Incredibile trovarsi a osservare queste incredibili opere d'arte che solo la natura può regalare, ovviamente Gall nel vederle non ha resistito e subito si è voluta arrampicare per avere una foto ricordo.
l'arrivo a Cairns è abbastanza triste sappiamo che qui dovremo separarci dalle nostre due compagne di viaggio, in fatti loro continueranno il viaggio via terra per Sidney, mentre io e Davide raggiungeremo il vicino College JCU dove passeremo un mese a migliorare il nostro inglese.