mercoledì 24 settembre 2008

le ampie vie di Sidney

Quel che più mi ha stupito di Sidney è la sua freschezza, con non più d 200 anni di storia si è sviluppata integrandosi perfettamente con l'ambiente circostante.
Il suo ponte e il famoso teatro l'Opera House, sono visibili quasi in ogni punto della città caratterizzandola nella sua particolarità e invitando a scattare numerose foto ricordo.



Arrivati nel tardo pomeriggio del 15 settembre, abbiamo subito usufruito dell'efficiente servizio di bus navetta che dall'aeroporto porta i visitatori direttamente in albergo, sfortunatamente (come ci ha fatto notare con una colorita frase italoinglese un passeggero cileno sul bus)



noi eravamo gli ultimi nel giro, e quando finalmente siamo riusciti a guadagnare la porta della nostra camera era ormai sera fatta, giusto il tempo di rassettarci e la fame si fa sentire,quindi la ricerca di un ristorante che ci offra una cena migliore di quella del monolite ha inizio, dopo poco un ristorante italiano dai prezzi abbordabili ci conquista e le linguine al pesto che ordinerò non deluderanno certo le mie aspettative ( a mio parere di certo la cena migliore di tutta la vacanza australiana).



All'uscita ormai c'è poco da fare e dopo una passeggiata veloce ci avviamo verso l'albergo.
la mattina del 16 è particolarmente raggiante, ma messo il primo piede in strada ci accorgiamo che la temperatura è fin troppo fresca quindi Davide risale per indossare maglione e scarpe mentre io preferisco rimanere con le mie fedeli infradito che ormai mi hanno accompagnato in quasi tutte le mie escursioni, nell'attesa, mi accorgo che su una grondaia un bellissimo cacatua bianco mi stà osservando, ne approfitto per scattare alcune foto, cosa che non lo turberà affatto anzi per alcuni versi posso dire che si mettesse in posa.



La camminata verso il centro sarà particolarmente piacevole offrendoci numerosi spunti per nuove foto, appena entrati nel parco però la batteria della mia macchina si scaricherà e inspiegabilmente anche quella di scorta si rivelerà scarica,vi lascio immaginare la mia rabbia per tutte le foto che ho perso in questa stupenda giornata, tra l'altro il questa andava ad aumentare via via che le occasioni di foto si ripetevano, quando poi uno stormo di cacatua si è posato vicino a noi e vari di loro si sono avvicinati arrivando persino a mangiare dalla mia mano per poco non sono impazzito.



gli abitanti di Sidney devono essere un popolo di sportivi, innumerevoli sono le persone che ho visto correre nel parco e per le strade della città in ogni ora del giorno, per non parlare delle piscine tutte olimpiche che sorgono in ogni dove,affollate anche in giornate poco calde per non dire fredde, adesso riesco a spiegarmi con più chiarezza come mai l'Australia vinca cosi tante medaglie nel nuoto.
Il centro della città è davvero un gioiellino e nella piazza che stà di fronte all'Opera House numerosi bar e ristoranti invitano a sedersi per ammirare con più calma il tutto. Sul ponte è persino possibile effettuare delle scalate sugli archi superiori, ma sia io che Davide abbiamo preferito evitarlo.
tra l'Opera House e il ponte, si trova la partenza dei battelli che offrono un servizio davvero completo.
Per noi la giornata si conclude facendo un giro per i negozi e fermandoci ad ascoltare gli aborigeni locali che suonano con impressionate maestria il deejeridoe.
Appena tornati in albergo il mio primo pensiero è di mettere sotto carica le batterie della macchina fotografica, poi con calma, dopo un altra cena italiana andremo a vedere il famoso cartello della coca cola che a Sidney è famoso come a Los Angeles lo è quello con la scritta holliwood, la camminata sarà veloce anche perchè il nostro albergo (De vere) si trova a meno di 500 metri di distanza su una strada perfettamente in piano.
Diversamente dal giorno prima la mattina del 17 ci accoglie con un cielo plumbeo e minaccioso, l'idea di andare ad avvistare in barca le balene che ci eravamo fatti viene rapidamente rimpiazzata da quella più soft di visitare lo zoo che tutti ci hanno raccomandato.



il tragitto in battello sarà particolarmente veloce, ma ci darà ugualmente la possibilità di vedere la città dal mare panoramica davvero meritevole,
giunti a destinazione per mezzo di una seggiovia raggiungeremo la cima della collina dove sorge lo zoo dalla quale poi scenderemo a piedi.
Purtroppo la nostra visita sarà particolarmente veloce, anche perchè il volo per le Vanuatu del pomeriggio è di sicuro un appuntamento che non si può mancare, quindi parte degli animali non li abbiamo visti poi la parte dedicata a quelli africani abbiamo preferito posticiparla al parco Krugher, impressionante comunque è stato vedere un gorilla dal vivo, non lo immaginavo cosi imponente, lo stesso vale per le foche leopardo con quel loro viso da alieni uno squalo mi avrebbe fatto meno impressione.
Sulla strada per l'albergo ci siamo nuovamente imbattuti nel volo di Cacatua del giorno precedente,fortunatamente la batteria della macchina fotografica questa volta era carica e ho potuto sbizzarrirmi in numerose foto.