domenica 7 settembre 2008

Immersione Reef Australiano Cairns



Finalmente confidando in un week-end di sole, venerdì abbiamo prenotato la nostra uscita al reeft, sapendo di accedere ad uno dei più bei santuari marini del globo abbiamo deciso di farlo con la compagnia maggiormente qualificata (a detta di tutti la Queek silver) e scegliendo il tour più completo 3 immersioni in diversi punti della barriera.



Il biglietto circa 160 dollari Australiani a testa comprendeva inoltre il trasporto dal campus al porto e viceversa, (oltre a colazione, pranzo e merenda dei quali ho fatto volentieri a meno) cosi alle sette e venticinque di un incerto sabato mattina la nostra spedizione ha avuto inizio.





alle nove siamo già a bordo di uno splendido catamarano che incurante del mare leggermente agitato si dirige a tutta velocità verso la nostra prima meta, purtroppo nonostante la mia colazione sia stata davvero povera e molto tempo prima,la guida sportiva del pilota stimola subito la mia predisposizione per il mal di mare, che si protrarrà poi per tutta la giornata, fortunatamente senza mai toccare gli eccessi raggiunti in Thailandia.





Sono da poco passate le dieci quando raggiungiamo la nostra prima meta, il tempo è leggermente peggiorato e qualche goccia comincia a scendere leggera, cosa che comunque ci impensierisce poco, quindi dopo aver ascoltato le veloci direttive della guida e indossato una mezzamuta le pinne e uno snorkel in due minuti siamo in acqua.



Le recenti immersioni fatte alle Awaii e in Thailandia mi hanno abituato alla vista dei pesci tropicali quindi la sorpresa non è proprio assoluta, comunque passato il primo shok di trovarmi in alto mare con delle onde leggere che influiscono sulla mia direzione






comicio finalmente a perlustrare il fondale lo spettacolo che mi si offre è davvero notevole, attraverso un acqua cristallina vedo pesci dai colori sgargianti, che a volte superano il metro e cinquanta di lunghezza, non sono per nulla intimoriti dalla nostra presenza e si lasciano avvicinare senza paura, sul fondale un trionfo di coralli e anemoni lascia intravedere in alcuni sprazzi una sabbia bianchissima dove gigantesche conchiglie sembrano guardarmi attraverso le loro carnose labbra violacee.



Nella seconda e terza immersione lo spettacolo si ripete con pesci a volte diversi e nell'ultima con una gigantesca cernia di oltre due metri che si lasciava accarezzare, un italiano in viaggio di nozze conosciuto a bordo ci ha gentilmente prestato la sua macchina fotografica cosi siamo riusciti a fare qualche scatto che sicuramente non ci dimenticheremo facilmente.





Purtroppo non siamo riusciti a vedere ne balene ne delfini e nemmeno tartarughe, cosa che ha lasciato Davide leggermente deluso ma, la giornata con un tempo che finalmente nelle ultime immersioni è girato al bello, è stata positiva. unico mio rammarico è stato quello di dover litigare per tutto il viaggio con un mal di mare sempre pronto a scombussolarmi.