Gli ultimi tre giorni di permanenza in Giappone li passeremo principalmente a visitare le varie parti della città, in particolare, avremo modo di vedere, il mercato del pesce,( uno tra i più vasti al mondo, dove la frenesia prende il sopravvento sulla calma tipica di questo popolo e numerosi motocarri sfrecciano fra le bancarelle stracolme di ogni forma di alimento che il mare possa offrire), il quartiere dei negozi d'informatica(dove spopolano le ultime innovazioni del momento e non solo), molto folcloristico è stato invece girare per le vie dedicate ai manga, incredibile la vastità d'offerta che qui ho trovato, con pochi soldi avrei potuto comprare miniature fedelissime dei miei eroi di un tempo, a freddo ammetto di essermi pentito di non averne presa nessuna!
comunque mi sono ripreso scattando numerose foto di tutto quello che mi sembrava interessante, avrei voluto immortalare anche le ragazze che, vestite da eroine dei cartoni animati invitavano a entrare nei vari negozi, ma dopo aver intuito che a loro la cosa non andava molto a genio ho preferito evitarlo.
Ultima chicca del nostro viaggio in Giappone é stata la visita ai giardini imperiali.
Circondati da un fossato allagato dove in un verde limaccioso, numerose carpe giapponesi nuotano pigramente insieme a tartarughe di discrete dimensioni, i giardini sono una piacevole oasi verde nel mezzo di questa immensa metropoli, nonostante la loro vastità sono tenuti davvero in modo impeccabile, pini ritorti ma dalle splendide forme formavano interi viali mentre piante dai frutti e dalle forme mai viste completano questa bella cornice, peccato che qui, come anche in tanti altri luoghi visitati a Tokyo, non abbia potuto ammirare animali del luogo a parte farfalle e i soliti corvi, l'espandersi di questa immensa città deve averli spinti verso luoghi meno frequentati.
Mentre l'aereo abbandonando l'aeroporto di Narita si dirigeva senza titubanze verso quello di bankok, mi sono trovato a meditare sulle caratteristiche comportamentali degli abitanti dei luoghi di recente visitati.
A mio parere la popolazione giapponese é davvero educata e rispettosa, l'ordine che in America avevo attribuito all'organizzazione e al controllo ferreo di organi preposti, qui penso sia dovuto a una cultura globale, la cordialità con la quale sono stato trattato da queste persone, decisamente riservate ma disponibili nel momento del bisogno, mi ha davvero fatto piacere, purtroppo, sia il modo di pedaggio della metropolitana sia quello di esposizione di determinati prodotti e altre accortezze che ho notato durante questa permanenza , non sarebbe possibile adottarli in Italia dove la “furbizia” di pochi crea problemi ai molti.
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